Efficacia di Vorinostat nel trattamento del linfoma cutaneo a cellule T, avanzato, refrattario
Uno studio pilota di fase IIb in aperto ha valutato Vorinostat ( Zolinza ) nei pazienti con linfoma cutaneo a cellule T, in fase avanzata e refrattario al trattamento.
Il 30% dei pazienti ( 22 di 74 ) trattati con Vorinostat ha risposto al trattamento.
Lo studio ha interessato 74 pazienti con malattia in fase avanzata, che avevano precedentemente fallito in media 3 terapie sistemiche.
Ai pazienti è stata somministrata una dose di 400mg una volta al giorno di Vorinostat fino alla progressione della malattia o a tossicità intollerabile, con modificazione del dosaggio in base alla necessità ( 300mg una volta al giorno o 300mg una volta al giorno per 5 giorni alla settimana ).
Gli end point secondari dello studio comprendevano: durata della risposta, tempo alla progressione, tempo alla risposta e sollievo dal prurito.
Per quanto riguarda la durata di risposta mediana per tutti i pazienti, l’end point non è stato raggiunto, poiché la maggioranza dei pazienti ha continuato a rispondere, ma è stato stimato essere di almeno 4 mesi ( 118 giorni ), mentre il tempo mediano alla progressione è stato stimato essere di almeno 5 mesi ( 148 giorni ).
Inoltre, il tempo mediano alla risposta è risultato essere inferiore ai 2 mesi ( 55 giorni ).
Vorinostat ha anche ridotto il prurito in circa il 325% dei partecipanti allo studio.
I più comuni effetti indesiderati, osservati nello studio sono stati: diarrea ( 49% ), fatica ( 46% ), nausea ( 43% ), anoressia ( 26% ), disgeusia ( 24% ) e trombocitopenia ( 20% ).
Vorinostat, noto anche come SAHA ( Acido Idrossamico Suberoilanilide ), appartiene ad una nuova classe di farmaci antitumorali mirati, gli inibitori HDAC ( istone-deacetilasi ).
La deacetilazione dell’istone è ritenuta un meccanismo per il silenziamento di alcuni geni soppressori tumorali, e di altri geni responsabili della progressione del ciclo cellulare, della progressione cellulare, della morte cellulare programmata ( apoptosi ) e della differenziazione. ( Xagena2006 )
Fonte: 2006 American Society of Clinical Oncology ( ASCO ) – Annual Meeting
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